As crianças não escutam os adultos, mas os adultos escutam as crianças?

 - Mãe, sempre que vou ao parque, um homem estranho fica me olhando!
 - Bobagem filha, nunca vi outros adultos, além dos pais das crianças.
 - É verdade, mamãe!
- Não é!
No dia seguinte, a menina foi ao parque brincar no balanço e o estranho homem perguntou se podia empurra-la. Ela aceitou. O homem a empurrou a tarde toda no balanço, enquanto conversavam. E tudo parecia bem, até que o homem simplesmente desapareceu. A criança foi para a sua casa, pensando onde estaria aquele homem. Mais uma vez, a criança vai ao parque e o homem misterioso a empurra no balanço novamente. A mãe da menina parece não notar que ela tem um novo amigo. Na hora de ir embora, a mãe grita pela menina, mas ela não responde. A procura por todos os lugares e não a encontra. Só depois de muito tempo vê a menina no canto, falando "sozinha":

 - Filha, com quem você está falando?
 - Com meu amigo, mamãe.
 - Mas eu não vejo ninguém!
 - Ele está aqui e quer que eu vá embora com ele.
 - O quê???

E, de repente, a mãe sente uma dor insuportável, de fechar os olhos. Quando os abre, não encontra mais sua filha. Ela sumiu. E nunca mais foi vista.

“Não se pode confiar em ninguém, principalmente em quem não se pode ver”.

“I bambini non ascoltano gli adulti, ma gli adulti ascoltano i bambini?”.
Voci recitanti di: Giovana (narratrice); Viviani (madre); Ester (figlia); Amanda, Manoela, Keylla, Guilherme (bambini giocando al parco); Fabio (amico invisibile); Guilherme (introduzione e la morale della favola). La regia e la registrazione sono degli studenti e dell’insegnante. Gli effetti sonori e Il montaggio audio sono a cura di Julia e Valéria.

- Mamma, sempre che vado al parco un uomo strano mi sta guardando.
- Stupidaggine, figlia! Non ho mai visto altri adulti nel parco senza essere i genitori dei bambini.
- Ma è vero, mamma!
- Non è!

Il giorno dopo, la bambina è andata al parco per giocare nell’altalena e lo strano uomo voleva spingere la piccola ragazza. Lei ha accettato. L’uomo l’ha spinta per tutto il pomeriggio nell’altalena, mentre chiacchieravano. E tutto sembrava bene, fino a quando lo strano è scomparso. La bambina è tornata a casa sua pensando dove potrebbe essere quell’uomo. Un’altra volta, la bambina va al parco e l’uomo misterioso la spinge nell’altalena  di nuovo. La madre non sembra accorgersi che sua figlia ha fatto un nuovo amico. Quando è ora di tornare a casa, la madre urla chiamando la ragazza ma lei non la risponde.

Cerca la figlia in tutti i posti ma non la trova. Dopo molto tempo, vede la bambina in un canto parlando “da sola”:

- Figlia, con chi stai parlando?
- Con il mio amico, mamma.
- Ma io non vedo nessuno!
- Lui è qui, e vuole che io me ne vada con lui.
- Cosa???

E, subitamente, la madre sente un dolore insopportabile, da chiudere gli occhi. Quando li ha aperti, non trova più sua figlia. È scomparsa. E non fu mai vista.

“Non si può fidare di nessuno, principalmente di cui non si può vedere”.



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